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Non puoi aspettare che una casa bruci per sottoscrivere un’assicurazione sull’incendio. Non possiamo aspettare che la nostra azienda vada male per prepararci alla quarta rivoluzione industriale”. Così dice Robert J. Shiller, Premio Nobel per l’economia nel 2013 e professore di economia alla Yale University. 

La trasformazione digitale (di cui abbiamo parlato qui) non è - quindi - materia da follower: il percorso di innovazione è un dovere a cui bisogna rispondere in prima persona a partire dal manager, oggi più che mai “Digital Entrepreneur”. Digitalizzazione significa cambiamento e quindi adattamento di competenze, di mindset, capacità di costruire e far funzionare nuovi processi d’impresa. 

Quali sono allora le 5 competenze digitali (e non solo) che un buon manager oggi dovrebbe avere?

  1. Contesto, non solo contenuto. La sfida del cambiamento riguarda soprattutto la vision imprenditoriale e la capacità di adattarsi al contesto di riferimento, oggi estremamente mutevole. Vi dice niente il marketing contestuale? Esattamente come il prodotto deve essere nel posto giusto al momento giusto anticipando le necessità, i desideri e le aspettative del cliente, così deve saper fare il buon manager all’interno del contesto d’impresa, anche in quello digitale.
  2. Ascoltare, non solo parlare. Un buon manager deve essere in grado di monitorare costantemente gli ambienti comunicativi d’interesse e, successivamente, essere abile nel creare una propria identità riconosciuta e una buona reputazione online. Come per i brand, così vale per le persone. 
  3. Conoscere e usare i principali strumenti digitali. Un buon manager deve saper porre le giuste domane e, per farlo, deve conoscere le principali tecnologie digitali end-user e avere competenze di base sulle aree digitali più rilevanti per la propria impresa. Anche ai piani alti, quindi, serve sporcarsi le mani con le nuove e dirompenti tecnologie o piattaforme che ogni giorno sfidano il mercato. 
  4. Analisi e intuizione. Il manager di oggi deve basare le proprie scelte non più solo sull’intuizione, ma su dati certi. La bravura non è quindi quella di raccogliere mole di dati (si chiamano Big Data proprio perché sono tanti, anzi tantissimi) ma piuttosto saper formulare le giuste domande, interrogare le informazioni corrette ed estrarne valore per la propria impresa.
  5. Agilità, integrabilità e precisione. Un buon manager deve fornire soluzioni flessibili, scalabili, in grado di adattarsi ai rapidi cambiamenti del business. Le tecnologie devono potersi integrare tra di loro ed essere sempre aggiornate. Un buon manager deve lavorare di precisione e a ritmi sostenuti per intercettare ogni sintomo di cambiamento affidandosi - anche - a team interfunzionali e dinamici.

Nel mondo dello smart-factory, smart-phone, smart-home, smart-working non si può non parlare di “smart-manager” e di quelle competenze che consentono di guidare e non subire la digital transformation. Non sai da dove iniziare? Clicca il link qui sotto e richiedi la nostra infografica sulle competenze digitali:

 

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Giulia Busca
Autore

Giulia Busca

Anno 1991, felicemente biellese, lavora presso Digital Dictionary come Account e Digital Strategist. Laureata in Comunicazione per l’impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, due esperienze all’estero, coordina il gruppo Young del Capitolo italiano dell’International Advertising Association (IAA). Se potesse scegliere un potere speciale vorrebbe volare. Energica, positiva, non riesce ad annoiarsi.

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