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Il bruco e la farfalla: una strategia di cambiamento vincente.

Scritto da Giulia Busca | 31 marzo 2017

Se è vero che tutti coloro che vi guardano possono vedere la tattica che vi ha condotto alla vittoria ma nessuno può vedere la strategia da cui essa evolve, è altrettanto vero che il concetto di strategia cambia profondamente nel tempo.

Il termine strategia non solo è molto “chiacchierato” online - oggi su Google oltre 46.800.000 risultati in soli 0,46 secondi - ma ha anche subito fondamentali trasformazioni negli ultimi anni. La vita delle imprese - come d’altronde la nostra - è immersa in un contesto fatto di cambiamenti repentini e di digitalizzazione sempre più invasiva.

L’importanza del cambiamento non è certo cosa nuova. Darwin ci insegna, infatti, che sopravvivono più facilmente gli individui che hanno raggiunto un migliore adattamento all'ambiente in cui vivono, e che quindi sono favoriti nella lotta per l'esistenza. Questo è vero anche per le imprese: il cambiamento è vitale per adattarsi costantemente alle mutate condizioni dell’ambiente esterno e per poter innovare scoprendo percorsi prima inimmaginabili.

Se la selezione naturale vi spaventa, allora conviene conoscere la direzione che alcuni modelli manageriali di pianificazione strategica hanno preso.

Lean Thinking

È un modello manageriale che impone di osservare l’impresa con occhi nuovi, eliminando tutto ciò che non porta valore aggiunto all’impresa. L’approccio del “fare di più con meno risorse” è ormai un mantra che suggerisce una visione della strategia più centrata sul cliente e sulla generazione di valore

Strategia Oceano Blu

È un modello manageriale che ha profondamente mutato il pensiero strategico mondiale. Dall’oceano rosso - fatto di scontri diretti con i propri avversari - si è passati alla ricerca di nuovi e incontaminati spazi di mercato, in cui la concorrenza è irrilevante perché le regole del gioco sono ancora tutte da inventare. La value innovation è la base di questo approccio ricostruzionista: ridurre simultaneamente i costi e aumentare il valore generato per i propri clienti.

Lean Startup

Eric Ries, uno tra i primi teorici dell’approccio lean, si è appropriato del concetto di lean thinking per adattarlo al contesto imprenditoriale attuale: quello delle startup. Nasce così il lean startup, che vuole ridurre le incertezze legate all’innovazione grazie a un meccanismo iterativo fatto di ipotesi da verificare costantemente sul mercato, al feedback immediato dei clienti e all’apprendimento attraverso l’esperienza diretta. Il “fail fast, fail cheap” è un approccio semplice, agile, logico, veloce e sostenibile che ben si adatta al nuovo contesto di riferimento.

A fronte di questi importanti cambiamenti, i modelli tradizionali di pianificazione strategica risultano sempre meno efficaci. Si rendono sempre più necessari - quindi - nuovi approcci alla pianificazione strategica, basati sulla promozione del valore attraverso la condivisione di conoscenza a fini innovativi.

Nuovi modelli di business sono già nati e dimostrano la loro efficacia sul mercato: Spotify, Netflix, GoPro non vi dicono nulla? E, al contrario, Kodak, Blockbuster e Nikon? Le imprese che vorranno competere con successo nel XXI secolo, per garantirsi la sopravvivenza, dovranno riuscire a gestire questo stato di profondo cambiamento, con la consapevolezza che "quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla" (Lao Tzu).