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Visual storytelling fundamentals: la checklist per far funzionare il tuo progetto di comunicazione visiva

Scritto da Francesca Fantini | 7 agosto 2019

5' di lettura

Gli esseri umani hanno un rapporto speciale con le immagini. Siamo in grado di connetterci intimamente alla narrazione visiva, ad un livello fondamentale del nostro essere: emotivamente, psicologicamente e biologicamente. 

Infatti, è dimostrato che il cervello umano elabora un'immagine in 13 millisecondi, molto più rapidamente rispetto alle parole scritte. Tuttavia, la narrazione visiva non è solo design: è un mix tra parole e immagini. Se segui alcune semplici regole, potrai ottenere eccellenti risultati con il tuo visual storytelling. Quali sono le migliori pratiche per fare una buona narrazione visiva? Ecco la checklist! 

 

 

1. Utilizza un design e un linguaggio visivo di alta qualità

La parte visual di un progetto di visual storytelling non è una componente da sottovalutare, anzi: se chiara e d’impatto, è proprio questa che fa la differenza. Non sottovalutare l’aspetto grafico del tuo progetto: in alcuni casi la forma è sostanza.

 

2. Il messaggio deve essere chiaro e studiato per il target di riferimento

Analizza il tuo pubblico e agisci sulla base dei suoi interessi. Vuoi sviluppare un percorso di formazione interno per il tuo team, oppure mostrare a tutti le potenzialità del tuo prodotto? Lo stile di comunicazione è differente e per colpire nel segno devi studiare il target che intendi raggiungere.

 

3. Anche i font sono visual storytelling

Un buon progetto di visual storytelling si compone di una parte visiva e di una scritta. Anche i testi, però, possono essere organizzati secondo un criterio visuale: i font in questo senso sono molto importanti. Steve Jobs docet!

 

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