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5' di lettura

Gli esseri umani hanno un rapporto speciale con le immagini. Siamo in grado di connetterci intimamente alla narrazione visiva, ad un livello fondamentale del nostro essere: emotivamente, psicologicamente e biologicamente. 

Infatti, è dimostrato che il cervello umano elabora un'immagine in 13 millisecondi, molto più rapidamente rispetto alle parole scritte. Tuttavia, la narrazione visiva non è solo design: è un mix tra parole e immagini. Se segui alcune semplici regole, potrai ottenere eccellenti risultati con il tuo visual storytelling. Quali sono le migliori pratiche per fare una buona narrazione visiva? Ecco la checklist! 

 

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1. Utilizza un design e un linguaggio visivo di alta qualità

La parte visual di un progetto di visual storytelling non è una componente da sottovalutare, anzi: se chiara e d’impatto, è proprio questa che fa la differenza. Non sottovalutare l’aspetto grafico del tuo progetto: in alcuni casi la forma è sostanza.

 

2. Il messaggio deve essere chiaro e studiato per il target di riferimento

Analizza il tuo pubblico e agisci sulla base dei suoi interessi. Vuoi sviluppare un percorso di formazione interno per il tuo team, oppure mostrare a tutti le potenzialità del tuo prodotto? Lo stile di comunicazione è differente e per colpire nel segno devi studiare il target che intendi raggiungere.

 

3. Anche i font sono visual storytelling

Un buon progetto di visual storytelling si compone di una parte visiva e di una scritta. Anche i testi, però, possono essere organizzati secondo un criterio visuale: i font in questo senso sono molto importanti. Steve Jobs docet!

 

Clicca qui per leggere gli altri punti della nostra checklist e scopri come far funzionare il tuo progetto di comunicazione visiva!👇

 

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Francesca Fantini
Autore

Francesca Fantini

Nata da un felice connubio tra Italia del nord e del sud, possiede il gene prepotente della curiosità. Copywriter di professione, storyteller per vocazione, vegetariana per scelta, nel tempo libero fa esperimenti ai fornelli e acquista più libri di quanti potrà mai leggerne.

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