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Al giorno d’oggi, in una realtà lavorativa in continua evoluzione, inserire delle risorse che hanno le giuste competenze per ricoprire diversi ruoli all’interno di un team diventa una vera e propria priorità per le organizzazioni. Saper fronteggiare i cambiamenti, coordinare e gestire i collaboratori, organizzare il lavoro e saper gestire il tempo sono tutte qualità che assumono un valore sempre più centrale nei contesti di lavoro.
È proprio in questo contesto che l'assessment diventa uno degli strumenti più richiesti e utilizzati nel mondo del lavoro per mappare le competenze e valutare il potenziale.
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Questo tipo di valutazione, quindi l'assessment, permette di far emergere le peculiarità delle persone per esempio all’interno di un contesto sociale in cui si devono gestire rapporti interpersonali, proprio come all’interno di un team.
In questo articolo parleremo proprio di questo strumento di valutazione, l’assessment. In particolare approfondiremo:
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L’assessment è uno strumento di valutazione delle competenze, delle attitudini e dello stile comportamentale nei contesti professionali, dei candidati o dei collaboratori in impresa. È uno strumento particolarmente indicato nella gestione delle risorse umane per la selezione di nuove risorse o per progettare percorsi formativi. L'assessment può essere definito come un processo strutturato e formale finalizzato a valutare le competenze e le capacità distintive di una persona al fine di determinare se essa possiede le qualifiche necessarie per ricoprire specifiche posizioni.
L’assessment può essere usato in vari contesti; vediamo alcuni esempi:
Questi sono alcuni degli ambiti in cui l'assessment può risultare molto utile. Questo tipo di valutazione può essere individuale o di gruppo e, durante gli incontri, può esserci un conduttore che somministra delle prove oppure l’assessment può essere autosomministrato.
Se vuoi approfondire in merito, ti consigliamo anche la lettura dell'articolo: l'assessment individuale in ambito aziendale.
Analizziamo più nel dettaglio quali sono le diverse tipologie di prove che possono essere usate in un processo di valutazione.
Quando si vuole svolgere un assessment con l’obiettivo di valutare le competenze di un individuo all’interno di un’organizzazione, è importante scegliere in maniera accurata le prove da fare per far emergere ciò che si vuole valutare.
Vediamo insieme alcune delle prove che possono essere somministrate durante un assessment, da quelle individuali in cui la persona svolge in autonomia l’esercizio a quelle di gruppo, in cui possono lavorare insieme anche 10/12 persone.
Partiamo da alcuni esempi di prove individuali:
Ora che abbiamo visto brevemente quali possono essere alcune delle prove da utilizzare all’interno di un assessment, facciamo un breve focus sul self assessment.
Il self assessment è un’opportunità di crescita anche per tutte le altre figure coinvolte, dal valutatore al dipartimento di risorse umane. Da questa autovalutazione si possono ricavare delle informazioni che altrimenti non si avrebbero e si può creare un quadro più completo della realtà lavorativa. Il vantaggio del self assessment è quello di avere una correzione automatica delle risposte fornite che vengono poi confrontate con una campione di riferimento.
Anche noi di Digital Dictionary abbiamo sviluppato un self assessment, erogabile tramite la nostra piattaforma, Tentacle Learning Platform, che ha come obiettivo quello di misurare il livello di digitalizzazione delle persone e, quindi, di mappare le competenze digitali confrontate a quelle richieste nel proprio contesto professionale. In questo caso il self assessment viene somministrato tramite piattaforma e quindi i dati vengono elaborati in maniera automatica.
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Ora cerchiamo di capire meglio come condurre un assessment.
I protagonisti di un assessment sono l’assessor, colui che valuta il candidato, e gli assessee, i possibili candidati o dipendenti che necessitano di questo processo di valutazione. Il processo di valutazione avviene, come abbiamo visto, tramite la combinazione di più prove che possono essere di carattere eterovalutativo o autovalutativo. Lo scopo dell’assessor è quello di osservare i principali comportamenti che vengono messi in atto nel corso delle prove al fine di ricondurli alle competenze core che l’organizzazione vuole rilevare per quello specifico ruolo.
La difficoltà nel condurre un assessment consiste nell’evitare il giudizio o la deduzione: l’assessor è un osservatore neutro che si limita a riportare quello che l’assessee mostra di sè nel corso delle diverse prove.
Un elemento importante della valutazione è quello dell’intervista: questa ha lo scopo di mettere a fattor comune tutto ciò che è stato osservato nelle prove e approfondire o validare quelle competenze che sono state espresse meno. Nel caso di valutazione del potenziale le organizzazioni hanno lo scopo di sfruttare i momenti di assessment per comprendere quali siano le aree di competenza più forte e in quali aree le persone siano carenti rispetto a ruoli futuri al fine di costruire processi di crescita contestuali e finalizzati allo sviluppo di competenze specifiche.
L’assessment e il self assessment rappresentano ad oggi degli strumenti molto validi nel mondo del lavoro per valutare il potenziale delle persone per diversi obiettivi, dal reclutamento, all’orientamento e alla valutazione delle competenze!
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