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Navigare nel mutevole mercato del lavoro non è semplice ma soprattutto richiede una combinazione di competenze hard e soft, un adattamento costante e una mentalità di apprendimento continuo

Inoltre le nuove tendenze in tema di occupabilità indicano una trasformazione radicale nel modo in cui le aziende valutano, sviluppano e gestiscono il talento, richiedendo una risposta agile da parte dei lavoratori e delle organizzazioni stesse.

Ecco di cosa parleremo in questo articolo:

  1. Formazione alle competenze del domani
  2. Nuovo Trend: l'assunzione per competenze
  3. Prospettive future per l'AI e il Metaverso: le sfide delle nuove tecnologie

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1. Formazione alle competenze del domani

Non è una novità che il mercato del lavoro sia caratterizzato da un cambiamento costante, dovuto principalmente all'evoluzione delle tecnologie e delle esigenze aziendali. Proprio per questo la formazione alle competenze del domani è diventata una priorità per preparare i lavoratori alle richieste emergenti. 

Dunque, quali saranno le competenze richieste ai lavoratori del futuro

Questa domanda trova risposta nel report Future of Jobs del World Economic Forum, in cui vengono descritte le competenze richieste dalle aziende per i prossimi cinque anni (2023-2027). Stando al report il pensiero analitico e il pensiero creativo occupano le prime due posizioni e vengono identificate come le due principali competenze per i lavoratori nei prossimi anni.

Nello specifico, il pensiero analitico viene considerato una skill di base dalla maggior parte delle aziende rispetto a qualsiasi altra competenza, e costituisce in media il 9% delle competenze core dichiarate dalle aziende. Dall’altra parte, il pensiero creativo si colloca al secondo posto davanti a tre competenze di autoefficacia:

 

  • resilienza, flessibilità e agilità;
  • motivazione e consapevolezza di sé;
  • curiosità e apprendimento permanente.

L'attenzione ai dettagli, si colloca al settimo posto, dopo l'alfabetizzazione tecnologica mentre agli ultimi posti che completano la top 10 delle competenze fondamentali ci sono l’empatia e la leadership.

Dietro a questa classifica c’è un grande punto da attenzionare. 
Secondo il rapporto, infatti, le aziende prevedono che nei prossimi cinque anni il 44% dei lavoratori dovrà aggiornare le proprie competenze come conseguenza della crescente importanza della risoluzione di problemi complessi sul posto di lavoro. Questo si riflette sulla formazione: entro il 2027, 6 lavoratori su 10 richiederanno una formazione aggiuntiva, tuttavia al momento solo la metà dei lavoratori ha accesso a adeguate opportunità di formazione

Molte aziende, infatti, presentano ancora carenze significative in termini di opportunità di formazione specifica. In questa prospettiva, gli HR manager devono identificare e colmare queste lacune attraverso l'implementazione di programmi di formazione interni e l'utilizzo di tecnologie innovative per la formazione a distanza. 

Attualmente, le imprese stanno dedicando risorse agli investimenti in tecnologie e piattaforme finalizzati all'automazione dei processi di formazione. L'utilizzo di e-learning, piattaforme di formazione online contribuiranno a migliorare l'efficienza e l'efficacia della formazione. 

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2. Nuovo Trend: l'assunzione per competenze

Come risposta allo scenario descritto dal Future of Jobs Report, numerose aziende stanno sempre più riconoscendo il valore di un'assunzione basata sulle competenze rispetto a una basata esclusivamente su titoli di studio o esperienza lavorativa. 

Solamente il 5% delle aziende coinvolte nell’indagine non considera le competenze dei potenziali dipendenti, mentre sono più numerose le aziende che dichiarano di utilizzare le valutazioni delle competenze (47%) rispetto al completamento di una laurea (45%) per selezionare i candidati. Questo cambiamento denota una consapevolezza crescente dell'importanza di valutare le competenze di un candidato rispetto a criteri più tradizionali.

Se vuoi saperne di più leggi il nostro articolo "Skills-first hiring: cos'è e come iniziare", ma ora faremo un passo in avanti per capire l’impatto che questo spostamento può avere nell’acquisizione dei talenti in azienda. Elenchiamo qualche vantaggio:

  1. l'assunzione basata sulle competenze consente alle imprese di fare scelte più informate, concentrando l'attenzione sulle abilità specifiche necessarie per un ruolo anziché su criteri generici;
  2. tale approccio favorisce anche l'accesso a un pool più ampio e diversificato di talenti;
  3. la valutazione delle competenze riduce il tempo necessario per il processo di assunzione, consentendo alle aziende di rispondere più prontamente alle esigenze del mercato del lavoro.

Allo stesso tempo, all’interno del report si evince che nell'attuale mercato del lavoro le competenze digitali svolgono un ruolo centrale, fungendo da elemento chiave per la competitività individuale e aziendale.

💡 Se ti interessa approfondire questo argomento, leggi l’articolo “L'importanza delle Competenze Digitali: Una Guida per Lavoratori e Aziende”

In sintesi, l'adozione di un approccio basato sulle competenze nell'assunzione riflette la natura dinamica del mondo del lavoro moderno. Di conseguenza è prioritario che le strategie di acquisizione del talento e i programmi di formazione siano allineati con le esigenze mutevoli delle organizzazioni e dei loro dipendenti. 

 

3. Prospettive future per l'AI e il Metaverso: le sfide delle nuove tecnologie

A scuotere le fondamenta del mondo del lavoro, ci sono anche l'Intelligenza Artificiale e il Metaverso e non possiamo non parlarne. Entrambi rappresentano due delle più grandi innovazioni tecnologiche dei nostri tempi e stanno trasformando i ruoli e i requisiti lavorativi, o creandone addirittura di nuovi.

Il progresso dell'intelligenza artificiale, in particolare dell'intelligenza artificiale generativa, sta rimodellando il mercato del lavoro, offrendo sia sfide che opportunità per chi cerca lavoro.
Lo conferma il sondaggio condotto dall'Institute for Business Value (IBM IBV) di IBM, il quale rileva che 4  dirigenti su 5 sono dell’opinione che l'intelligenza artificiale generativa modificherà i ruoli e le competenze dei dipendenti.

Anzi più precisamente viene affermato che:

 L’intelligenza artificiale non sostituirà i posti di lavoro, ma le persone che possono utilizzare l’intelligenza artificiale sostituiranno quelle che non possono farlo. 

 

"Augmented work for an automated, AI-driven world” IBM Institute for Business Value.

Allo stesso tempo, il Metaverso si è conquistato il titolo di una delle tendenze tecnologiche più promettenti dei prossimi anni e potrebbe rappresentare un importante punto di svolta in diverse industrie.

Secondo il rapporto “The Metaverse: The Future of Work?” di Regus, la maggioranza dei partecipanti ritiene che il metaverso possa rappresentare un ambiente di lavoro in cui le attività professionali possono essere svolte in modo virtuale. Questo preannuncia una potenziale trasformazione nelle dinamiche del lavoro, apportando la possibilità per le persone di collaborare e scambiare idee in ambienti virtuali estremamente interattivi.

Il metaverso potrebbe influenzare notevolmente anche il mondo della formazione aziendale. Il 35% dei partecipanti riconosce che questa tecnologia potrebbe offrire vantaggi significativi nell’ambito della formazione. Attraverso l'impiego di visori per la realtà virtuale o mista, le opportunità di formazione immersiva potrebbero registrare un significativo aumento, permettendo ai professionisti di acquisire competenze in contesti simulati e coinvolgenti.

💡Se vuoi saperne di più sul metaverso, leggi il nostro articolo “Investire nel Metaverso: tendenze, opportunità e strumenti”.

Nel prossimo futuro l'equilibrio tra l'integrazione di tecnologie avanzate e la valorizzazione delle competenze umane diventa essenziale per una gestione delle risorse umane efficace nell'era digitale.

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Rachele Zapparoli
Autore

Rachele Zapparoli

Digital Account Junior in Digital Dictionary. Con un passato nel campo della Filosofia e un presente nell’universo digitale, sono alla ricerca di un equilibrio tra l’idealismo e il pragmatismo. Ciò che è semplice non mi si addice, cerco la bellezza e l’armonia in ogni persona, oggetto e ambiente che incontro. Quando non sono online, guardo i tramonti.

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