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Per alcuni la Flipped Classroom è diventata sinonimo di apprendimento attivo. Esistono molti modi per incorporare l'apprendimento attivo nei corsi e la classe capovolta non è che uno di questi metodi. 

Con l’avvento dei cambiamenti tecnologici avvenuti grazie alla Digital Transformation, il tradizionale modello di apprendimento e il rapporto tra formazione e soluzioni tecnologico-digitali hanno subito importanti trasformazioni. 

In che modo? Grazie alla Flipped Classroom, che si dimostra essere una valida risposta al cambiamento in atto nella società dell’informazione in quanto nuovo approccio didattico che valorizza le risorse digitali e le reti sociali, i momenti tradizionali dell’apprendimento vengono adattati alle nuove abitudini cognitive dei nativi digitali, pur mantenendo sempre profonde le radici educative. 

All'interno di questo articolo, parleremo di:

  1. Cos’è la Flipped Classroom e perché è importante

  2. Scegliere il corso di Flipped Classroom adatta alle tue esigenze

  3. Implementare la Flipped Classroom nel tuo percorso formativo

  4. Valutare i risultati del corso Flipped Classroom

 

1. Cos’è la Flipped Classroom e perché è importante

Il concetto di Flipped Classroom si fonda su un tipo di apprendimento interattivo e misto.

Il termine “flip” indica un cambiamento nelle modalità tradizionali di apprendimento. Se infatti, tradizionalmente, l’apprendimento prevedeva una lezione frontale in aula, lo studio e i compiti in autonomia a casa, con la classe rovesciata questi elementi vengono sostituiti da una nuova metodologia caratterizzata da: 

  1. Lezione svolta a casa attraverso l’uso di risorse formative condivise dal docente, così da poter accrescere le competenze cognitive di base come l’ascolto e la memorizzazione;
  2. Compiti completati in classe, dove il partecipante è chiamato ad applicare quanto appreso. È possibile così sviluppare competenze cognitive alte come comprendere, applicare, valutare e creare. 

Arrivare in aula con già una conoscenza di base degli argomenti da trattare, consente al discente di focalizzarsi sul consolidamento e la sedimentazione di quanto appreso, utilizzando pratiche personalizzate di apprendimento collaborativo e di active learning. 


Facendo così:

  1. il discente diventa protagonista, parte attiva e responsabile del proprio apprendimento;
  2. il docente funge da guida e da facilitatore del processo di apprendimento. 

Le differenze principali tra l'aula tradizionale e la flipped stanno nella metodologia didattica. Se al centro della prima vi è il docente unico e solo depositario di conoscenza, con la classe capovolta il focus si sposta sul discente. 


Per saperne di più sulla metodologia del Flipped Classroom e le differenze con la didattica tradizionale, leggi l’articolo “La Flipped Classroom: che cos'è”.

 

2. Scegliere la Flipped Classroom adatta alle tue esigenze

Per essere definito tale, una corso di classe rovesciata deve comporsi di due capovolgimenti o inversioni principali.

Il primo prevede lo spostamento della lezione a casa, così che è possibile, in ogni momento e con i propri ritmi di apprendimento, leggere le nozioni prima che gli argomenti vengano affrontati in classe. 

Per permettere la personalizzazione e la flessibilità didattica tipici di una flipped, è necessario che la trasmissione dei contenuti avvenga in diversi modi e comprenda l’utilizzo di supporti multimediali, come podcast, ebook, file audio, video, documenti pdf, slide, possibilmente integrati da supporti cartacei e libro di testo.

Tra i diversi strumenti possono essere utilizzati i Learning Management System ossia piattaforme che prevedono un’esperienza formativa asincrona, immersiva e omnicanale.

La seconda inversione invece, consente di sviluppare le competenze cognitive alte mediante il confronto, la discussione e la messa in pratica in aula delle tematiche studiate in autonomia. Qui il docente sceglie quante e quali attività proporre e le metodologie didattiche da adottare: dalla Peer Instruction, Jigsaw Strategy, Inquiry Based Learning, Discovery Learning, Problem Based Learning e Project Based Learning. 

Digital Dictionary riconosce nella didattica rovesciata una parte fondamentale del processo di apprendimento, per questo ha sviluppato il proprio Learning Management System, Tentacle Learning Platform, una Digital Academy pensata per sviluppare percorsi di apprendimento efficaci, coinvolgenti e on-demand, personalizzabili e studiati in base alle esigenze del cliente.

Se vuoi approfondire su come Digital Dictionary adotta il modello di Flipped Classroom, ti consigliamo la lettura del nostro articolo: la Flipped Classroom con Digital Dictionary.  

 

3. Implementare la Flipped Classroom nel tuo percorso formativo

Prima di strutturare un corso di classe capovolta, è necessario avere chiaro quali obiettivi i discenti devono raggiungere al termine del percorso e le modalità per raggiungerli. 

Per riassumere, le fasi di un corso di Flipped Classroom sono: 

  1. Introduzione dell’argomento da parte del docente, cercando di innescare curiosità e interesse nei partecipanti;
  2. Messa in atto di strategie cognitive utili ai fini dell’apprendimento, per imparare a fare domande, formulare e verificare ipotesi; 
  3. Rielaborazione e valutazione di gruppo su quanto appreso. 

La realizzazione di un corso di classe rovesciata segue tre momenti principali di cui tratta l’articolo "Flipped Classroom come metterla in pratica?":

  1. Momento preparatorio 
  2. Momento operativo
  3. Momento ristrutturativo e conclusivo

Per consentire un apprendimento attivo e interattivo è necessario che le persone si sentano a proprio agio all'interno di un contesto in cui dovranno interagire attivamente. Utili risultano essere delle metodologie specifiche - come icebreaker, warmup e energizer - che aiutano a creare l’ambiente giusto per affrontare le attività d’aula ed esercitazioni. 

🐙 Ma come adattare i percorsi di apprendimento alle esigenze della società digitale? Clicca qui sotto e ricevi l'approfondimento sui trend e modelli emergenti a supporto della Learning Experience👇🏼

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4. Valutare i risultati del corso Flipped Classroom 

Con l’avvento di questa nuova metodologia innovativa, non cambia solo il modo di insegnare e imparare, ma anche il momento della valutazione, dove le informazioni sul livello di apprendimento dei partecipanti, servono al docente per adattare il processo ai bisogni dei singoli e consentire loro di conseguire gli obiettivi.

Come fare per valutare un corso di Flipped Classroom? 

Il processo di valutazione considera non solo ciò che il discente sa, ma anche quello che sa fare. Ciò che è importante non è solamente il "risultato finale" che il discente porta in aula (come un compito di gruppo) ma tutto il suo processo di apprendimento: l’acquisizione delle conoscenze a casa e la loro messa in pratica in aula.

Chiarire gli obiettivi della valutazione e condividerli con gli interessati, permette di promuovere attività di autovalutazione e di valutazione tra pari. 

La valutazione a distanza può avvenire mediante strumenti come Learning Management System, di cui Tentacle Learning Platform ne è esempio, che permettono di monitorare l’andamento, lo stato di avanzamento e i progressi del gruppo classe in tempo reale così da indirizzare il docente sulle modalità e sugli argomenti da trattare o approfondire.

Una delle possibili risposte della Digital Transformation nel sistema educativo è senza dubbio la Flipped Classroom che porta con sé una serie di cambiamenti tecnologici e culturali. 

In un momento in cui le istituzioni educative affrontano crescenti richieste di adeguamento delle esperienze di apprendimento in linea con le esigenze della società, oggi sempre più immersa nelle tecnologie digitali, la Flipped Classroom cerca di apportare al tradizionale metodo di insegnamento quell'aggiornamento in chiave moderna e tecnologica di cui si ha sempre più bisogno.

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Giada Capoferri
Autore

Giada Capoferri

Digital account Junior & Content Creator in Digital Dictionary. Come dico sempre “con la mente a lavoro in città, ma con il cuore in montagna, con i miei cani Topo e Anubi”. Nel cassetto giace il sogno di aprire un rifugio in cui vivere circondata da stambecchi e marmotte e lasciare il cuore ad ogni alba e tramonto. Nel frattempo, da buona psicologa quale sono, cerco di comprendere cosa passa per la testa delle persone che scelgono volontariamente di alzarsi alle 4 di mattina nel weekend per faticare a raggiungere una misera croce in vetta. Per ora, io ne ho raggiunte 50.

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