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5' di lettura

Anche il mese di luglio sta per giungere al termine e le vacanze estive sono letteralmente dietro l'angolo. A questo viene la domanda: quali titoli da sfogliare sotto l'ombrellone?

Come di consueto, il team di Digital Dictionary ha stilato la classifica dei libri del mese: per il mese di luglio abbiamo selezionato titoli interessanti ma leggeri, sia must have sia nuovi arrivi particolarmente promettenti.

Insomma, un bel mix. Ecco i nostri consigli:

  1. The tangled mind - Nick Kolenda
  2. La spinta gentile - Richard Thaler e Cass R. Sunstein
  3. Fare marketing rimanendo brave persone - Giuseppe Morici
  4. Your story, well told - Corey Rosen
  5. Ti metto nel loop - Agenzia Stanca

 

Vuoi scoprire i consigli di lettura dei mesi passati? Ecco l'ultimo articolo pubblicato. Se invece vuoi restare sempre aggiornato sul mondo del marketing e della comunicazione digitale clicca sull'immagine qui sotto! 

 

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1. The tangled mind, di Nick Kolenda

 

Humans learn by attaching new concepts to existing concepts.

 

the tangled mind

 

Best seller di Nick Kolenda, insegnante di psicologia del marketing, che affronta in maniera analitica seppur leggera i temi del neuromarketing

The tangled mind, una lettura rigorosa ma leggera, parte da un assunto specifico: gli esseri umani imparano per associazione. Infatti, ogni concetto che l'uomo "capisce"  è sempre collegato in qualche modo a un altro concetto già familiare.

Questo è il senso di The tangled mind: ripercorrendo questo lungo filo di associazioni concatenate, si può arrivare alla radice, a un punto di partenza da cui poi i concetti prendono forma. Si conclude, quindi, che la conoscenza complessiva di un individuo deriva da un piccolo gruppo di concetti primitivi "esplosi" attraverso l'esperienza.

In un manuale di poco più di 300 pagine, l'autore svela quali siano le "basi sensoriali" che impattano sulla ricezione e sull'elaborazione dei concetti, che influenzano la percezione degli assunti e il comportamento stesso delle persone. Fattori culturali, religiosi, sociali, politici, norme implicite e meccanismi insiti nella mente dell'uomo. 

 

 

2. La spinta gentile, di Richard Thaler e Cass R. Sunstein

 

Se vuoi spingere le persone a comportamenti socialmente desiderabili, non far sapere in alcun modo che le loro azioni attuali sono migliori della norma sociale.

 

la spinta gentile (nudge)

 

Non propriamente un libro di marketing, ma qualcosa di molto affine alle neuroscienze, al decision making e a tutta quella serie di processi che incanalano le persone verso una decisione, sia questa d'acquisto o di altra natura.

Nato dal connubio tra due visioni differenti, quella dell'economista Richard Thaler e del giurista Cass R. Sunstein, La spinta gentile (Nudge, il titolo originale) espone fondamentalmente una teoria forte: quella, appunto, della spinta gentile.

In cosa consiste? Fondamentalmente, nel fatto che le persone ogni giorno prendono decisioni più o meno importanti e più o meno impattanti. Tuttavia, molto spesso queste scelte si rivelano sbagliate, sconvenienti o non completamente ottimali. Il che "ci sta", come sottolineato dagli autori, siamo umani e non calcolatori.

Cosa porterebbe le persone a compiere scelte adeguate, che possano conciliare più esigenze (da quelle personali, a quelle culturali, politiche, ambientali ecc...)? Una "spinta gentile", un nudge, uno stimolo che le spingerebbe, appunto, verso la scelta giusta. L'idea di fondo degli autori è aiutare le persone a prendere le decisioni giuste per loro e per la società partendo proprio dall'irrazionalità umana, o meglio, imparando a sfruttarla.

 

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3. Fare marketing rimanendo brave persone, di Giuseppe Morici

 

 

È equilibrio la parola magica, non vantaggio, non profitto. L'equilibrio resta, il profitto va e viene.

 

fare marketing e rimanere brave persone

 

Il concetto di marketing viene spesso - ed erroneamente - associato ad azioni di facciata o di mera persuasione, di pubblicità spietatamente finalizzata all'acquisto, sempre e comunque. 

In che momento il marketing ha smesso di rappresentare una disciplina affascinante ed è diventato - agli occhi dei consumatori - qualcosa di così "infimo" e irreale? Come sottolineato dall'autore, Giuseppe Morici, chi non si occupa di marketing vede sostanzialmente due immagini, associate a questo concetto: i fanatici del marketing e chi lo utilizza come "pubblicità occulta".

In realtà è qualcosa di più: secondo Morici, è riduttivo pensare al marketing nella sua sola accezione economica e funzionale al mero acquisto, è piuttosto una disciplina che dà voce ai desideri e ai progetti delle persone, che ha una funzione responsabile e generativa. 

Chi si occupa di marketing ha il dovere di non limitarsi a una sua mera applicazione economica e operativa, ma deve veicolare messaggi genuini, senza perdere di vista l'etica del marketing. Bisogna indagare il senso di un'azione, i molteplici significati che possono essere desunti dal grande pubblico nel momento in cui si pianifica un'attività.

 

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4. Your Story well told, Corey Rosen

 

Abbiamo tutti così tante storie dentro di noi che vale la pena raccontare.

 

your story well told

 

Una vera e propria "guida allo storytelling efficace" scritta da Corey Rosen, la cui bio recita: storyteller, improviser, teacher.

Infatti, Rosen insegna proprio questo: come raccontarsi in qualsiasi occasione, quando viene chiesto di presentarsi e quando no, come improvvisare e quali tecniche utilizzare per ottimizzare la propria narrazione. 

Il concetto alla base è uno: tutti hanno una storia da raccontare, tutti hanno, dentro di sé, qualcosa di interessante da esporre.  È che bisogna imparare a raccontarsi e a farsi percepire dagli altri nella maniera desiderata. Per questo, esistono delle tecniche e una letteratura di riferimento, scritta e illustrata da un maestro come Rosen.

Il manuale raccoglie esempi, esercizi, tecniche e riferimenti assolutamente utili: da strutture prestabilite e applicabili a molteplici situazioni, a semplici esercizi per stimolare la creatività e l'improvvisazione, a lezioni per individuare i punti forti di un racconto d'impatto a una serie di risorse a cui attingere per rafforzare lo storytelling. 

 

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5. Ti metto nel loop, di Agenzia Stanca

 

Dato che non ne abbiamo abbastanza di sentire certe frasi tutti i giorni, le mettiamo anche per iscritto.

 

ti metto nel loop

Chi non conosce Agenzia Stanca vada subito su Instagram, dove - sul profilo ufficiale - può trovare una carrellata di must have di agenzia, dal lessico tipico alle bizzarre situazioni quotidiane che si creano in ufficio. 

Con un profilo che conta 63,3K di follower e una repository di contenuti puntuali, geniali e assolutamente riconoscibili, Agenzia Stanca ha finalmente deciso di mettere il tutto su carta e scrivere il suo primo libro.

Da qui nasce "Ti metto nel loop. La tragicommedia del lavoro moderno", un titolo che è tutto un programma.

Con il suo solito linguaggio, ricco di inglesismi e frasi iconiche tipiche della vita da office, Agenzia Stanca ripropone il format già utilizzato su Instagram - quello degli scambi di mail improbabili con i clienti e delle richieste al marketing più disparate - condito con contenuti inediti

 

E anche per questo mese, ci siamo. Hai trovato qualche titolo papabile da portare sotto l'ombrellone?

Facci sapere quale di questi hai preferito, se hai a tua volta libri da consigliarci o se ti ritrovi nei nostri giudizi su quelli illustrati.

 

Qui sotto, puoi trovare un estratto gratuito del quarto numero di Tentacle Magazine, l’ambizioso progetto editoriale di Digital Dictionary che vuole fare ordine nel mondo della comunicazione digitale d’impresa. 👇

 

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