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5' di lettura

Anche il mese di ottobre è giunto al termine ed è arrivato il momento di tirare le somme: qual è stato il libro del mese?

Anche questa volta, abbiamo dei consigli da darti. Abbiamo aggiornato la nostra rubrica spaziando un po' tra i temi del marketing, della comunicazione, del business e della formazione

Ma andiamo al dunque: ecco i nostri consigli.

  1. L'impresa come media - Maccarrone e Zarriello
  2. Visual Content - Monia Taglienti
  3. Coach ricco coach povero - Antonio Panico
  4. La disputa felice - Bruno Mastroianni
  5. Neuroselling - Russo e Gabrielli

 

🐙 Vuoi scoprire i consigli di lettura dei mesi passati? Ecco l'ultimo articolo pubblicato. E se vuoi leggere un nostro contenuto, ti lasciamo qui Tentacle Magazine: la nostra rivista digitale dedicata all'innovazione e al cambiamento in impresa. Dai un'occhiata alle edizioni pubblicate finora!

tentacle magazine

 

1. L'impresa come media, di Maccarrone e Zarriello

 

Comprendere il comportamento di consumo delle persone non è solo vantaggioso, ma è necessario.

 

l'impresa come media, di Maccarrone e Zarriello

 

Il passaggio dai media tradizionali a quelli digitali è stato prima opportuno, poi caldamente consigliato, fino a diventare doveroso: la comunicazione, il giornalismo e i mass media non potevano più sopravvivere da soli in un mondo sempre più interconnesso, sempre più digitalizzato.

Questa trasformazione ha comportato la nascita di nuovi spazi, oltre che di nuovi professionisti. Cristina Maccarrone e Roberto Zarriello, autori de "L'impresa come media", hanno vissuto proprio questo passaggio: una formazione giornalistica culminata nel mondo del web e della comunicazione social.

Il libro di Maccarrone e Zarriello verte intorno a un tema centrale, il brand journalism: l'impresa viene raccontata in quanto brand, ma anche come media, l'impresa è il media stesso. Per questo il comunicatore o marketer deve acquisire la sensibilità del giornalista, deve saperla valorizzare attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei lettori. Ciò che manca ai marketer di oggi è il passaggio comunicativo che ha condotto il mondo della comunicazione dall'analogico al digitale, per questo bisogna trasformare quella freddezza asettica tipica dei markettari in uno storytelling caldo, proprio del racconto giornalistico. 

Casi studio, esempi, tecniche e suggerimenti preziosi arricchiscono il manuale, che può essere considerato una vera e propria guida alla comunicazione d'impresa.

 

 

2. Visual Content, di Monia Taglienti

 

La semiotica contemporanea ha dovuto fare i conti con il panorama di strumenti e prassi della comunicazione tipico dell’epoca postmoderna.

 

Visual Content, di Monia Taglienti

 

Quando si parla di "content" oggi si fa immediatamente riferimento alla creazione di contenuti, per lo più digitali, distribuiti sui canali social. Non si considera, però, che il content marketing e la content creation sono dei "di cui" di qualcosa che arriva da lontano: il Visual Content esiste da molto prima dei social e riguarda la narrazione di un "contenuto" in senso ampio, di un qualcosa da comunicare.

Monia Taglienti, docente, formatrice e digital coach, ha elaborato un perfetto esempio di manuale di semiotica della comunicazione. Il libro affronta a 360° il tema del Visual Content, prima da un punto di vista prettamente teorico e circoscritto all'ambito offline, poi applicato a determinati settori e infine all'ambito social.

Ma oltre alla collezione di fallimenti che precedono il successo, l'autore fornisce consigli preziosi cercando di fornire una guida utile a chiunque abbia un progetto ma sia frenato dall'indecisione o spaventato per gli esiti. L'esperienza insegna.  Una Valley di lacrime è un manuale di poco meno di 200 pagine, ma assolutamente completo nel raccogliere obiettivi e sfide comuni, traguardi e fallimenti, ostacoli e come superarli.

 

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3. Coach ricco coach povero, di Antonio Panico

 

La ricchezza per me è un valore reale, espressione di un valore ideale importante: il successo.

 

coach ricco coach povero

 

Il paradigma della formazione è cambiato: in una realtà frenetica, in costante divenire e completamente imprevedibile, l'unica certezza è che non possiamo smettere di formarci.

Le persone, però, oggi desiderano essere seguite, indottrinate, aiutate in più passaggi. Hanno bisogno di un coach, di qualcuno che segua attivamente la loro formazione, che possa personalizzarla in base a specifici obiettivi e sappia attribuire un valore aggiunto al loro percorso di crescita. 

Ecco perché la figura del coach è in costante ascesa. Il problema è che esistono svariate categorie di coach e di coaching, entro le quali il divario è spropositato. Coach ricco e coach povero vuole fare chiarezza intorno al tema del coaching, aiutare i coach ad avere successo, ad esaudire le necessità dei loro clienti e a fidelizzarli.

🐙 Sul coaching ci sarebbero tantissime cose da dire. Se ti interessa il tema, abbiamo scritto una serie di articoli sul coaching che possono fare al caso tuo, a partire da: Il Coaching: di cosa si tratta e quali sono i benefici per le imprese.

 

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4. La disputa felice, di Bruno Mastroianni

 

La svolta epocale provocata dalle tecnologie digitali è stata quella di mettere tutti in una condizione di costante confronto.

 

la disputa felice, di Bruno Mastroianni

 

È superfluo, ma doveroso ribadirlo: i social media sono diventati un po' piazze e un po' bacheche.

La democratizzazione dell'informazione e della libertà d'espressione hanno portato la nostra società a dibattere ovunque, nella rete. Il vantaggio (e svantaggio) di internet consiste proprio in questo: è illimitato e universalmente accessibile, tutti possono riunirsi in ambienti digitali, tutti possono esprimersi, dibattere, discutere e anche litigare.

Le persone possono parlare di quello che vogliono, dove vogliono, con chi vogliono. E per quanto i singoli gruppi su Facebook, Instagram o Whatsapp possano avere una propria netiquette e delle regole di sana convivenza, una cosa è certa: ovunque esista uno scambio d'opinioni esistono pareri concordi e discordi, esiste una disputa - che non sempre è felice.

La disputa felice offre una guida sintetica - ma estremamente accurata - per aiutare le persone a esprimere le proprie idee in collettività, specie davanti a chi non è d'accordo. Senza litigare né sfociare nel politically correct, che non piace a nessuno e non è sano, per ricavare confronti ricchi, reali e di valore.

Ti sembra un'impresa impossibile? Tanto vale provare!

 

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5. Neuroselling, di Russo e Gabrielli

 

Non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano.

Neuroselling, di Russo e Gabrielli

Effetto collaterale inevitabile della digital transformation, c'è la sales transformation: la trasformazione digitale applicata alle vendite, quel passaggio che i venditori di oggi devono fare per riuscire a vendere sfruttando le opportunità del digitale. 

Il neuromarketing in un era analogica aveva dato contributi ineguagliabili alla vendita, aiutando i reparti commerciali di qualsivoglia attività a ottimizzare le loro strategie. Ma questi studi sono ancora validi, nel mondo digitale? Partiamo da una premessa: se la digital transformation ha avuto un impatto sul paradigma cognitivo delle persone, cambiando il modo di recepire ed elaborare le informazioni, questo molto probabilmente condizionerà anche il comportamento d'acquisto e la capacità decisionale

E di cosa hanno bisogno quindi, oggi, i venditori? Di un vero e proprio manuale di neuroselling: una guida che offra informazioni, suggerimenti, tecniche e validi contributi a supporto dei processi di vendita in un mondo digitale, dinanzi a potenziali clienti che interagiscono online.

 

Insomma, questo mese abbiamo parlato di tutto: business, content marketing, coaching, community e processi di vendita. Uno di questi libri ha stuzzicato il tuo interesse?

Faccelo sapere e rimani aggiornato con il nostro blog!

 

Qui sotto, puoi trovare un estratto gratuito del quarto numero di Tentacle Magazine, l’ambizioso progetto editoriale di Digital Dictionary che vuole fare ordine nel mondo della comunicazione digitale d’impresa. 👇

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