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4' di lettura

Quando c'è un suono originale nel mondo, esso fa centinaia di echi, diceva John Shedd. Di suoni ne abbiamo sentiti pochi, nell'arco dei due milioni di anni in cui l'homo sapiens si è diffuso sulla terra. Ma dall'ottocentesco "secolo del rumore" viviamo immersi in un ambiente la cui sonorità ha predetto l'avvento della modernità.
 

Fino ad arrivare a oggi, dove il nostro udito è protagonista del fenomeno del momento, il podcast, nipote della radio. Ecco perché oggi ha senso utilizzare questo canale a supporto della Sales Transformation.

 

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Ci troviamo in un mondo pervaso dalla cultura visiva e dai rapidi progressi tecnologici, dove la diffusione di internet e il proliferare delle informazioni ha generato la cosiddetta infodemia

La dimensione elettrica della nostra società è invisibile, ma ha innescato reazioni evidenti e trasformative come la quarta rivoluzione industriale. L’interconnessione globale ha fatto in modo che le informazioni scorrano silenziose e veloci fra i nostri dispositivi digitali, e siano sempre più disponibili. In questo panorama complesso, il paesaggio sonoro ha raggiunto una forma più intima e raccolta, eredità della radio sua antenata: il podcast. 

La popolarità di un formato semplice come l’audio ha ottenuto maggior successo durante i mesi di distanziamento sociale, dove per arginare il sovraccarico di informazioni visivo-testuali si è iniziato ad ascoltare con più assiduità.

Non a caso, l’ormai noto Clubhouse ha raggiunto la fama proprio in questo periodo, e colossi come Facebook e Twitter stanno lanciando nuove funzionalità concorrenziali, come “Live Audio Rooms” e “Spaces”.

In particolare, Clubhouse è una piattaforma che sfrutta il voice-only in modo sincrono: le room nelle quali entrare per ascoltare sono esclusivamente live, non ci sono episodi registrati. L’interazione è massima: le persone che entrano nelle room possono quindi partecipare alla conversazione. I dati finora disponibili dicono che Clubhouse ha oltre 10 milioni di utenti attivi, di cui 50mila in Italia, e l’apertura verso i dispositivi Android va nella direzione di aumentare le persone connesse.

 

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Voice-only: da Clubhouse al podcast

Ma Clubhouse non è l’unico canale voice-only disponibile: secondo gli ultimi dati di una ricerca IPSOS, in Italia ci sono circa nove milioni di ascoltatori di podcast. Di questi, oltre la metà sono under 35.

Il report dice che sono consumatori attenti e sensibili all’innovazione: l’86% compra da aziende socialmente responsabili e il 66% è “early adopter”, cioè prova per primo nuove tecnologie. Ma non solo: il 71% ascolta serie di podcast, quindi non solo appuntamenti sporadici.

I podcast hanno in particolare un’ottima qualità: sono uno strumento versatile che può essere utilizzato dagli ascoltatori in molti momenti diversi, non solo a casa ma anche mentre si è in auto o sui mezzi pubblici, durante l’allenamento o a lavoro.

Come si possono impiegare, quindi, i canali voice-only a supporto della Sales Transformation? Secondo HubSpot, all’89% degli ascoltatori di podcast piace quando i brand riconoscono e affrontano le sfide di un determinato periodo.

Il 53% desidera ascoltare in modo specifico ciò che i brand stanno facendo per supportare i propri dipendenti, un’ottima opportunità per l’employer branding. Sempre secondo HubSpot, i messaggi sponsorizzati dai brand durante i podcast sono percepiti come il 13% più sinceri rispetto ad altri tipi di annunci.

Il team sales può quindi utilizzare i canali voice-only per veicolare contenuti aziendali che sia- no contestuali alle esigenze del proprio pubblico.

Anche la ricerca IPSOS sopra citata conferma che il 49% degli ascoltatori italiani di podcast ricorda non solo di aver sentito messaggi pubblicitari, ma di aver compiuto un'azione: cercare maggiori informazioni sul brand; promuovere il passaparola tra amici e conoscenti; completare il processo con un acquisto.

La produzione di un podcast e l’uso di canali voice-only è un buon modo, per le imprese, di affermarsi come thought leader, un’autorità nel proprio campo, rafforzando la fiducia dei consumatori nel business. E non solo: dimostra anche che un’azienda è davvero in grado di essere omnichannel, raggiungendo il pubblico sui suoi canali di comunicazione preferiti.

A patto che ci si ricordi questo: il podcast è fatto per parlare, ma come tutta la strategia d’impresa, deve prima saper ascoltare le esigenze del proprio pubblico.

 

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Tentacle Magazine: lo speciale dedicato alla Sales Transformation 

Tra mille incertezze, tanta speranza e un forte bisogno di cambiamento, il 2021 si è messo in moto. Mai, come in questo periodo di grande instabilità, è stato così complesso fare delle previsioni sullo sviluppo del proprio business.

La necessità di prendere decisioni ci spinge da sempre a guardare al futuro, cercando di prevederlo, ma in un momento come questo è impossibile conoscere con certezza quali saranno gli effetti della pandemia sul lungo periodo.

Per chi come noi, però, da sempre studia il cambiamento, è più facile riuscire a delineare alcuni scenari e intercettare quali trasformazioni avverranno.

Ti diamo il benvenuto nel secondo numero di Tentacle Magazine: la pubblicazione di Digital Dictionary che si occupa di fare ordine nelle fasi concitate di cambiamento all’interno delle imprese.

Questo numero è dedicato al mondo delle vendite: l’allineamento dei processi di vendita ai trend della Digital Transformation è un argomento prioritario per incontrare le nuove modalità di consumo.

È un tema di valenza strategica, rilevante sia per la continuità del business aziendale sia per lo sviluppo futuro dell’impresa.

In questo articolo scoprirai quali sono i maggiori cambiamenti che stanno interessando il mondo delle vendite, quali le principali sfide introdotte dalla trasformazione digitale e quali azioni intraprendere per garantire al proprio team vendite, e alla propria impresa, di prosperare.

Come sempre facciamo tesoro dell’eredità del passato, ma guardiamo avanti.

 

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Francesca Fantini
Autore

Francesca Fantini

Nata da un felice connubio tra Italia del nord e del sud, possiede il gene prepotente della curiosità. Copywriter di professione, storyteller per vocazione, vegetariana per scelta, nel tempo libero fa esperimenti ai fornelli e acquista più libri di quanti potrà mai leggerne.

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