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5' di lettura

Puntuali con la nostra rubrica, anche questo mese il nostro team ha selezionato una serie di libri a tema marketing, comunicazione, strategia d'impresa e crescita personale. Quali saranno i titoli selezionati per questo mese? Ecco la lista:

  1. Remote: office not required - Fried & Hannson
  2. Fanocracy - David Meerman Scott
  3. Pianificare, misurare e scalare - Maria Erica Angelone
  4. Extreme Teams - Robert Bruce Shaw
  5. L'era della dopamina - Anna Lembke

 

Vuoi scoprire i consigli di lettura dei mesi passati? Ecco l'ultimo articolo pubblicato con i consigli di lettura del mese di ottobre. Se invece vuoi restare sempre aggiornato sul mondo del marketing e della comunicazione digitale clicca sull'immagine qui sotto! 

 

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1. Remote: office not required, di Fried & Hansson

 

Il futuro è già qui, ma non è distribuito uniformemente

 

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Un libro datato 2013, ma completamente innovativo per i suoi contenuti. Ancora prima dell'avvento del Covid-19, della crisi pandemica, del lockdown e dell'instaurarsi dei nuovi modelli di lavoro ibridi, Remote: office not required già parlava di lavoro da remoto.

In effetti, il lavoro da remoto era qualcosa di già presente e in alcuni casi consolidato prima della pandemia, ma quest'ultima l'ha praticamente fatto esplodere.

Jason Fried e David Heinemeier Hansson, autori del libro, in cui in tempi non sospetti introducono la figura del nomade digitale, spiegando i paradigmi dello smart working.

Insomma, si rompono le catene che legano i dipendenti all'ufficio, ma in maniera ordinata: il libro spiega come introdurre questa cultura del lavoro, in che modo possa rappresentare un'opportunità sia per i per datori di lavoro, sia per i dipendenti e come far diventare questo modus operandi un vero e proprio mindset in azienda.

 

 

2. Fanocracy, di David Meerman Scott

 

La fanocrazia è una cultura in cui i fan dominano, ed è ciò che vediamo emergere nel mondo di oggi. Stiamo entrando in un'era che premia le persone rispetto ai prodotti.

 

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Bestseller di David Meerman Scott, scritto insieme alla figlia Reiko Scott, in cui vengono analizzati i meccanismi del fandom applicati però ai clienti e ai dipendenti.

Che cosa significa? Che il concetto di fidelizzazione prevede, in realtà, uno step ulteriore: il diventare fan dell'azienda o del prodotto. 

Se il cliente soddisfatto può sempre abbandonare il brand, il fan sviluppa un altro tipo di legame. Come accade con le squadre di calcio, che il fan si sente partecipe delle vittorie e delle sconfitte del team e stringe un legame sia il brand, con i chi lo compone, sia con gli altri fan.

Il manuale di David e Reiko Scott analizza le strategie di business applicate dalle aziende di successo, grandi e piccole, che hanno portato all'instaurarsi di una cultura aziendale così forte. Nel libro vengono ripercorse le idee e le tendenze delle nuove generazioni, più attente al concetto di condivisione, alle community e al confronto tra pari.

 

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3. Pianificare misurare scalare, di Maria Erica Angelone

 

 

Le sfide della crescita di un'organizzazione sono le stesse in ogni angolo del pianeta: focalizzare le risorse sui progetti ad alto potenziale, aumentare le competenze, identificare le iniziative migliori.

 

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Pianificare misurare scalare è il manuale di Maria Erica Angelone, CFO e Growht Advisor di Smart Consulting srl e insegnante alla 24 ore Business School.

No, non è il solito libro sulle start up. Infatti, se è già stato scritto abbondantemente su imprenditoria, modelli di business, start up e gestione aziendale, questo è più un libro sulla fase di scaling: come gestire e rendere duratura la crescita di un'idea, un progetto o un'azienda. 

Attraverso un'analisi accurata, oltre ad anni di esperienza diretta nell'ambito, l'autrice espone un metodo di comprovata efficacia sulla crescita aziendale. Qualcosa che riguarda solo in parte intuito e creatività, che è molto disciplina, pianificazione e misurazioni accurate.

Insomma, un metodo per capire le iniziative promettenti e incanalarle, scartare ciò che non può funzionare e ottimizzare i progetti incompleti. Un vero e proprio manuale di pianificazione strategica.

 

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4. Extreme teams, di Robert Bruce Shaw

 

Noi siamo qualcosa di più di una squadra: siamo una famiglia. Siamo attenti l'uno all'altro e ci prendiamo cura l'uno dell'altro, perché nutriamo fiducia e stima reciproche.

 

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La frase in riferimento è esattamente quella che si trova aprendo il sito di Zappos, una delle aziende che, a detta dell'autore, "ce l'ha fatta".

A fare cosa? A vincere le sfide del new normal, ad affrontare gli ostacoli che hanno fatto fallire le altre aziende, quelle che non sono riuscite ad affrontare il cambiamento.

La domanda che si pone l'autore è: perché le aziende all'avanguardia prosperano dove altre falliscono?

Shaw fa una disamina delle aziende di successo analizzando i denominatori comuni dei loro modelli di business, delineando alcuni aspetti formalmente secondari, ma in realtà cruciali. Uno tra questi è il rapporto tra dipendenti, la "famiglia" che si crea in azienda. Insomma, la dimensione umana che contraddistingue Pixar, Netflix e altre aziende analizzate nel manuale, sembra instaurare un circolo virtuoso di successi e produttività, secondo logiche ampiamente esposte e dimostrate nel libro.

 

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5. L'era della dopamina, di Anna Lembke 

 

Sentirsi bene, sentirsi bene. Tutti i soldi del mondo per sentirsi bene.

 

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La frase di Levon Helm apre questo elaborato manuale che analizza la nuova società digitale, la società del "tutto e subito" e del "tutto a portata di click". 

Come sottolineato dall'autrice, Anna Lembke, siamo nell'epoca dell'abbondanza: abbiamo l'imbarazzo della scelta praticamente in tutto, varietà e moltitudini di qualsiasi cosa in base a qualsivoglia parametro.

L'autrice si serve di metafore azzeccatissime per spiegare questo concetto: il nostro smartphone è diventato un "ago ipodermico" che somministra dosi continue di dopamina, dopamina digitale.
Il libro si fonda sull'esperienza di Anna Lembke, bestseller e  psichiatra che spiega i meccanismi della dipendenza patologica comparando le stimolazioni dei pazienti ai meccanismi dei canali digitali.

 

La carrellata è finita! Cosa ne pensi dei titoli proposti? Da quale cominceresti?

Questa volta abbiamo spaziato parecchio: dallo smart working, al new normal, alla fidelizzazione dei clienti, ai cambiamenti socioculturali indotti dalla digital transformation. 

 

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