<img height="1" width="1" src="https://www.facebook.com/tr?id=325701011202038&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

3' di lettura

Oggi torniamo a parlare di coaching e, nello specifico, all'interno di quest'articolo parleremo di coaching all’interno dell’impresa analizzando le principali differenze tra executive e business coaching. 

A differenza di quello che si potrebbe pensare, non si tratta di una semplice scelta verbale, infatti, la differenza tra questi due termini è di tipo metodologico poiché facciamo riferimento a due tipologie di coaching rivolte a popolazioni target differenti e con obiettivi specifici che possono essere piuttosto diversi tra loro. 

È importante ricordare che il coaching può rivolgersi, oltre che ai singoli, anche a un numero superiore di persone come ad esempio team e il group coaching.

Torniamo a noi, quali sono le differenze tra business coaching e executive? All'interno di questo articolo parleremo di:

  1. Business Coaching: cos'è
  2. Executive Coaching: cos'è
  3. Le differenze tra Business coaching ed Executive coaching
  4. Considerazioni

 

New call-to-action

 

 

1. Business Coaching: cos'è

 

Partiamo dal business coaching, una delle forme più diffuse all'interno delle organizzazioni. Quando parliamo di business coaching facciamo riferimento all’azione di supporto e sviluppo del potenziale che si può rivolgere a qualunque persona presente in impresa.

Si tratta di un’attività one to one che prevede che il coach affianchi il coachee nel raggiungimento di risultati di business specifici o nello sviluppo di competenze di ruolo non ancora del tutto presenti.

Questo tipo di attività favorisce lo sviluppo delle persone, ne valorizza il contributo all’interno dell’organizzazione e spesso è percepito come un vero e proprio premio alla produttività. Infatti, è sempre interessante poter lavorare su sé stessi e migliorarsi grazie al supporto e all’affiancamento di un professionista dedicato!

 

casi studio aziendali

 

2. Executive Coaching

 

Nell’executive coaching la prima cosa che cambia è il target: il coach in questo caso si rivolge alle persone che compongono il vertice aziendale.

Se, nel caso del business coaching, si punta allo sviluppo delle competenze o del potenziale individuale, in questo secondo caso l’obiettivo è volto prevalentemente alla crescita e allo sviluppo della propria leadership.

Si tratta di lavorare con i decisori dell'impresa sostenendoli e supportandoli affinché migliorino il proprio posizionamento all’interno del governo dell’organizzazione stessa. Il coaching è un processo di evoluzione creativa della persona: le figure di vertice allenano e migliorano la propria visione e la capacità di prendere decisioni strategiche e rilevanti.

 

 

3. Le differenze tra Business coaching ed Executive coaching

 

Business ed executive coaching sono due tipologie di coaching diverse nonostante condividano lo stesso metodo e approccio: il coach, in entrambi i casi, utilizza sempre le domande potenti, accompagnando il coachee attraverso un processo di riformulazione e feedback affinché possa raggiungere i suoi obiettivi. Quello che davvero cambia, è l'obiettivo da raggiungere e, soprattutto il target.

Quando si sceglie un coach da affiancare alla figura executive, oltre alla certificazione delle sue competenze, è fondamentale verificare lo standing del coach stesso.

Il motivo è molto semplice: un coach alle prime armi e con pochi anni di esperienza alle spalle rischierebbe di risultare poco credibile agli occhi del coachee e non riuscirebbe a creare il rapporto di fiducia che è fondante affinché la relazione di coaching possa svilupparsi correttamente. 

 

 

4. Considerazioni

 

Come abbiamo visto all'interno dell'articolo “Il Coaching: di cosa si tratta e quali sono i benefici per le imprese”, quando parliamo di coaching parliamo di un’importante risorsa per le organizzazioni e per le persone.

Infatti, si tratta di uno strumento efficace per raggiungere i propri obiettivi e, soprattutto, per apprendere come raggiungerli in autonomia. Grazie all’autonomia che il coach garantisce al coachee, la persona sviluppa consapevolezza e migliora la stima in sé e nelle proprie risorse.

A fronte di queste e altre potenzialità è importante che chi si affida a un servizio di questo genere sappia scegliere e analizzare con cura quale tipo di coaching è più utile e soprattutto quali competenze ed esperienze il coach debba possedere.

È fondamentale che il coach sia certificato affinché la relazione non si trasformi in consulenza alla persona o in formazione one to one.

Affidarsi a chi non possiede competenze specifiche significa rischiare di impoverire l’intervento sulla persona, di disattendere alle aspettative e di non portare alcun beneficio.

 

New call-to-action

 

 

Redazione
Autore

Redazione

New call-to-action
tentacle magazine