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4' di lettura

Negli ultimi anni, il concetto di "employee advocacy" ha guadagnato terreno come una potente strategia che le imprese stanno mettendo al centro delle proprie priorità.

Si sta sempre più comprendendo il valore dei propri dipendenti come "ambassador" dell'azienda stessa, capaci di amplificare il messaggio aziendale e diffonderlo verso l'esterno. 

Ecco quindi che i programmi di people advoacy diventano un potente strumento all'interno delle strategie di Employer Branding, utile per attrarre nuove risorse ma anche per valorizzare il ruolo di chi fa già parte di un'organizzazione. E quale piattaforma migliore di LinkedIn per raggiungere questi obiettivi?

In questo articolo approfondiamo il concetto di employee advocacy e come si può sviluppare questo tipo di progetto: continua a leggere per approfondire!

Indice:

  1. Cosa si intende con employee advocacy
  2. Le fasi per impostare un progetto di Employee Advocacy

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1. Cosa si intende con employee advocacy

L'espressione "employee advocacy" fa riferimento ad una strategia che consiste nell'incoraggiare e abilitare i dipendenti di un'impresa a condividerne i valori e la cultura verso l'esterno. Lo strumento per eccellenza in questo senso è LinkedIn: la piattaforma riunisce una moltitudine di professionisti al suo interno, ed è il luogo ideale per amplificare il messaggio aziendale e coinvolgere il proprio pubblico di riferimento.

Il potere di questa strategia è innegabile: basti pensare che secondo le stime di LinkedIn, solo il 3% dei dipendenti di un'azienda condivide contenuti aziendali sulla piattaforma, e dall'altro lato quelle condivisioni generano un aumento del 30% nell'engagement totale che un'impresa registra. 

E non solo: quando i contenuti aziendali vengono condivisi dai dipendenti risultano anche più credibili e autentici agli occhi delle persone, beneficiandone in termini di interazioni. Il risultato è una diffusione più ampia dei contenuti aziendali, che possono così raggiungere un target eterogeneo di professionisti. A tal proposito, LinkedIn afferma anche che le aziende con dipendenti "socialmente coinvolti" hanno il 58% in più di probabilità di attrarre talenti di alto livello e il 20% in più di probabilità di trattenerli. 

 

2. Le fasi per impostare un progetto di Employee Advocacy

Chiarito il ruolo che una strategia di employee advocacy può avere per un'impresa, è importante comprendere quali siano le fasi da seguire per impostare questo tipo di progetto.

 

1. Definire il programma e la content strategy

Innanzitutto, bisogna definire chiaramente gli obiettivi del programma e sviluppare una content strategy che risuoni con il pubblico target. Questo include la creazione di linee guida per la condivisione dei contenuti e l'identificazione dei temi chiave da trattare.

 

2. Selezionare le key people

Lo step successivo consiste nel selezionare le key people, cioè le figure aziendali da coinvolgere, scelte in virtù del loro ruolo nonché della loro conoscenza dell'impresa, dei suoi valori e della sua cultura. 

 

3. Dimostrare il valore ai dipendenti

Una volta selezionate le key people è essenziale comunicare loro i benefici del programma di employee advocacy, sia per loro stesse che per l'azienda nel suo complesso. Un dipendente che diventa ambassador della sua azienda può infatti beneficiarne in termini di visibilità e accrescimento della sua rete, nonché di riconoscimento del proprio ruolo professionale.

 

4. Lanciare il programma

A questo punto non resta che lanciare il programma: ciò si traduce nella creazione dei contenuti, nel coinvolgimento dei partecipanti e anche in una fase di formazione per condividere con gli ambassador linee guida e best practice sull'utilizzo di LinkedIn e sul tipo di comunicazione da adottare sulla piattaforma.

 

5. Ingaggiare i dipendenti

Una volta avviato il programma, è importante mantenere alti l'interesse e l'impegno attivo dei dipendenti: un obiettivo che si può raggiungere attraverso reminder periodici, che aggiornino i partecipanti sull'andamento del progetto, ma anche tramite riconoscimenti pubblici della loro attività.

 

6. Misurare i risultati

Misurare i risultati è un'attività fondamentale per valutare la bontà della strategia adottata ed effettuare eventuali azioni migliorative. A seconda degli obiettivi prefissati, i risultati da valutare possono essere di diverso tipo, ma generalmente i più comuni sono l'engagement rate dei contenuti, il numero di interazioni e condivisioni dei post, il numero di visualizzazioni e di follower acquisiti.

 

In conclusione, l'employee advocacy rappresenta un pilastro fondamentale per il successo delle aziende nel panorama competitivo odierno. Attraverso l'incoraggiamento e l'abilitazione dei dipendenti a diventare "ambassador", le aziende possono ottenere numerosi vantaggi, tra cui una maggiore visibilità online, una reputazione positiva e una maggiore fiducia del pubblico.

Chiaramente, si tratta di un approccio strategico complesso e a lungo termine, che non si limita alla condivisione di contenuti sui social media ma prevede anche la coltivazione di una cultura aziendale che valorizzi e premi il coinvolgimento dei dipendenti.

 

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Gaia De Pertis
Autore

Gaia De Pertis

Digital Strategist in Digital Dictionary. Amante della pizza e sostenitrice della cotoletta, da Napoli a Milano con un bagaglio di sogni e soprattutto tanto cibo. Laureata in Psicologia e appassionata del digitale, cerca sempre di affacciarsi al mondo con curiosità e ottimismo. Il suo momento preferito? Un aperitivo al tramonto in riva al mare.

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